La fiducia delle aziende e delle famiglie e le partite correnti stanno dando evidenti segni di miglioramento in uno scenario in cui il costo del debito è in fase calante. In più gli anni di austerità hanno portato a un avanzo primario imponente, sia pure in presenza di una recessione economica. In questo quadro di caute speranze alcuni settori e diverse aziende possono rappresentare un’ottima opportunità.
Stefano Fabiani, responsabile gestioni patrimoniali di Zenit SGR, introduce l’argomento con queste parole: “Noi pensiamo che ci siano le condizioni perché questo trend di recupero possa continuare nei prossimi mesi e troviamo supporto in una serie di fattori che riguardano, sia la congiuntura economica, sia le valutazioni del mercato. In primis osserviamo l’andamento di alcuni indicatori quali la fiducia dei consumatori, quella delle aziende e le partite correnti: tutti e tre mostrano segnali di ripresa inequivocabili che, pur necessitando di conferme e di supporto dall’azione politica, sono importanti per i mercati come indicazioni di svolta. Un proseguimento, seppure graduale, di questo trend aprirebbe prospettive più rosee per paesi come il nostro che, non crescendo da anni, hanno un potenziale elevato”.
Ma se si crede in una ripresa delle sorti del Belpaese, quanto mai necessaria in questo comparto, si può trovare valore investendo nei campioni nazionali. Stefano Fabiani, di Zenit SGR, introduce l’argomento: “Banche e assicurazioni hanno un ruolo primario sul nostro listino e non potranno che beneficiare di una ripresa. Chiaramente non sarà un percorso lineare e si dovranno mettere in conto volatilità e necessità di ricapitalizzazioni per adeguarsi alle nominative europee e per fronteggiare un’economia reale che prima di avere vantaggi dai segnali di recupero avrà ancora momenti di difficoltà che si tramuteranno in sofferenze. Fra le banche la nostra preferenza a medio termine va a Intesa, ritenuta la più solida”.
Per una breve panoramica sulle eventuali occasioni fra le large cap del Belpaese, dopo gli istituti di credito, non si può che partire da qui. Stefano Fabiani, di Zenit SGR, spiega che “le utility hanno già in parte recuperato valore, ma continueranno a godere di uno scenario positivo. In questo settore preferiamo Hera, che abbina un elevato dividend yield a un business poco volatile e ha una strategia di crescita per acquisizioni molto interessante per le sinergie potenziali”.
Ancora Stefano Fabiani di Zenit SGR, spiega: “Troviamo interessante una serie di grandi industrie che hanno le caratteristiche per essere attraenti in ottica di M&A verso attori esteri o hanno comunque potenzialità di ristrutturazione importanti: Ansaldo e Saipem tra le prime, Fiat, Salini e Finmeccanica tra le seconde”.
Quando si parla dell’Italia non si può ignorare il suo titolo più importante sul piano internazionale: il BTP. Stefano Fabiani, di Zenit SGR, introduce riallacciandosi al tema dei motivi per essere ottimisti circa il proseguimento del trend positivo dell’Italia: “Un aspetto fondamentale riguarda il miglioramento delle condizioni finanziarie del paese, elemento cruciale per ridare fiato all’economia e per diminuire le tensioni sul sistema bancario. Il rientro dello spread a livelli fisiologici e, soprattutto, il rendimento raggiunto (siamo ormai sotto il 3,5%) aprono importanti possibilità sia alle imprese, in termini di opportunità di finanziamento di nuovi progetti di crescita o di diminuzione di tensioni finanziarie esistenti, sia allo stato che, pagando meno interessi sullo stock di debito, ha la chance di avere maggiore spazio per riforme coraggiose”.