La digitalizzazione sta modificando le abitudini dei consumatori e cambiando le regole del gioco nel mondo del business. Tutto questo fermento apre interessanti opportunità per gli investitori.
Entro il 2020 un’intera generazione sarà cresciuta in un mondo completamente digitale, e già oggi vediamo come i consumatori, specialmente quelli più giovani, siano perfettamente a proprio agio con la tecnologia: ritengono naturale essere costantemente connessi e condividere i propri dati personali, sono abituati a poter operare in qualsiasi momento dai propri dispositivi mobile e hanno sviluppato abitudini di lavoro, consumo e relazione completamente nuove rispetto al passato.
Questo inarrestabile processo di digitalizzazione prende le mosse e allo stesso tempo alimenta l’evoluzione tecnologica, che trova espressione negli ambiti più disparati: tra questi, sta prendendo piede rapidamente quella definita come “internet of things”.
Stiamo parlando dell’insieme di tecnologie informatiche che, tramite l’utilizzo di dati, sono in grado di rendere “intelligenti” gli oggetti di uso quotidiano, facendoli comunicare tra loro e con chi se ne serve. Si tratta di un trend trasversale, che coinvolge diversi settori: dall’automotive alla sanità, dall’industria alle telecomunicazioni.
Non solo. La rivoluzione tecnologica dovrebbe dare nuovo slancio anche alla produttività: pensiamo allo sviluppo di microprocessori, delle reti informatiche, o al calcolo e allo stoccaggio di dati, solo per fare qualche esempio. Negli ultimi 20 anni l’innovazione legata alla tecnologia ha rappresentato circa il 50% della crescita del PIL nei Paesi OCSE.
Questa combinazione di megatrend tecnologici è una buona notizia anche per gli investitori: in una fase di grandi cambiamenti infatti, si aprono tipicamente nuove opportunità di investimento. Non a caso, negli ultimi anni stanno fiorendo nuove società che sono riuscite a trasformare idee innovative in fonti sostenibili di crescita degli utili. E anche gli investimenti in tecnologia finanziaria sono cresciuti in modo esponenziale: basti pensare che si è passati da 1,8 miliardi di dollari nel 2010 a 19 miliardi di dollari nel 2015 (fonte: Citi Global Perspectives, “Digital Disruption: How FinTechis Forcing Banking to a Tipping Point”, marzo 2016).
Zenit è consapevole delle opportunità di investimento offerte dalla digitalizzazione. Per questo ha recentemente inserito nel portafoglio del fondo Pensaci Oggi un ETF dedicato proprio alle aziende attive in questo ambito, iShares Digitalisation UCITS ETF, che replica un paniere di società focalizzate principalmente su sicurezza informatica, processi di pagamento elettronico e tecnologia finanziaria.