Pensaci Oggi è una soluzione interessante per investire – anche poco alla volta – i propri risparmi, piccoli o grandi, in un’ottica di medio-lungo periodo, per accantonarli ed accrescerli al fine di raggiungere un obiettivo futuro: la casa, l’università, fronteggiare una spesa imprevista o quant’altro. In molti casi potrebbe essere adatto anche con una finalità previdenziale, soprattutto per chi non dovesse avere un accesso agevolato ai fondi pensione.
Ma come investe Pensaci Oggi?
Entriamo ora un po’ più nel dettaglio della strategia di investimento, per capire dove vanno a finire i vostri risparmi una volta affidati alla gestione del fondo.
Tanto per cominciare, Pensaci Oggi è un fondo flessibile: significa che può investire in azioni, obbligazioni e liquidità senza vincoli predefiniti, modulando la propria esposizione a seconda degli scenari di mercato per cercare di cogliere le migliori opportunità man mano che si presentano.
Una quota pari a circa il 45% del portafoglio è investita in sicav, fondi ed ETF. Quest’anno, visto che i mercati azionari sono abbastanza cari e potevano essere influenzati da fattori negativi (Brexit, debolezza delle banche europee, elezioni americane, referendum in Italia etc) e che come già detto i rendimenti delle obbligazioni sono nulli e in molti casi negativi, ci siamo concentrati soprattutto su fondi flessibili a rendimento assoluto, con volatilità e drawdown (perdita massima a cui un investitore può andare incontro) controllati. Abbiamo quindi optato per un posizionamento cauto in grado di generare dei rendimenti positivi anche in momenti di tensione.
In questo momento la componente obbligazionaria, che ad oggi non offre alcuna prospettiva di rendimento interessante, è stata sostituita da una strategia di gestione definita “pair trading” che consiste essenzialmente nel comprare alcuni titoli azionari, accuratamente selezionati dagli analisti e dai gestori di Zenit in base a diversi indicatori, vendendo contestualmente l’indice di mercato. In pratica, la vendita dell’indice elimina il rischio di mercato: si guadagna se il titolo selezionato fa meglio del mercato generando un rendimento addizionale (il cosiddetto “alfa”). Attualmente questa strategia, che tecnicamente potremmo definire Equity Market Neutral, rappresenta circa il 30% del patrimonio del fondo.
Una quota parte del portafoglio viene invece dedicata ad investimenti tattici, anche di breve periodo, con particolari connotazioni geografiche o settoriali: ad esempio il fondo ha da poco inserito un’esposizione verso il settore automotive prendendo profitto da un precedente investimento nel settore immobiliare europeo. Un altro esempio di operatività in grado di generare rendimento è una triplice posizione short (ossia di vendita allo scoperto e quindi guadagnando in caso di discesa dei prezzi) sulla sterlina, i titoli di stato e la borsa inglesi. Queste posizioni rappresentano circa il 15% del portafoglio e ci stanno dando delle belle soddisfazioni.
Infine, in funzione degli scenari macroeconomici e delle prospettive di rendimento atteso, una quota del patrimonio è investita in singole azioni legate a particolari tematiche o ai principali megatrend di medio-lungo periodo; a titolo di esempio citiamo due casi che ci piacciono particolarmente: Alphabet (Google) e Nintendo, entrambi già presenti in portafoglio.