L’analisi effettuata da AIFI – Associazione Italiana del Private Equity, Venture Capital e Private Debt – in collaborazione con Deloitte e presentata nel corso dell’evento “Private debt: analisi del 2021 e prospettive” evidenzia infatti che nello scorso anno:
-l’ammontare investito è stato pari a 2.214 milioni di euro, quasi il doppio rispetto al 2020 (1.153 milioni)
-la raccolta è stata pari a 987 milioni di euro, con una crescita del 79% rispetto al 2020 (551 milioni di euro).
I dati prendono in considerazione solo gli operatori attivi nel comparto del debito privato (escludendo quindi piattaforme di digital lending, attività di distressed debt e investimenti indiretti).
L’andamento del mercato si dimostra particolarmente incoraggiante se si tiene conto anche del fatto che l’orizzonte temporale analizzato coincide con il periodo in cui la pandemia da coronavirus ha fatto maggiormente sentire i suoi effetti.
Come dichiarato dal Presidente di AIFI Innocenzo Cipolletta, tra gli elementi alla base di questo successo c’è indubbiamente la capacità dei fondi di private debt di supportare le PMI italiane attraverso iniezioni di liquidità e piani di consolidamento che non subiscono le tensioni derivanti da condizioni esterne avverse.
Anche le operazioni effettuate da Zenit SGR, sempre attenta a sostenere il tessuto imprenditoriale delle PMI italiane e ad adeguare le sue politiche di investimento alle sfide future in tema di sostenibilità, hanno contribuito allo sviluppo e alle buone performance del mercato del private debt italiano.
Tra le altre, citiamo la sottoscrizione di un Minibond ESG-Linked da €3 milioni, volto a favorire e premiare miglioramenti negli impatti ambientali e comportamenti virtuosi e il supporto, come main investor, al gruppo Innovatec attivo nei settori della sostenibilità ambientale, dell’efficienza energetica e delle energie rinnovabili.
Prima dell’adesione leggere la documentazione di offerta e il documento per gli investitori (KIID).
I rendimenti passati non sono garanzia di quelli futuri.
Il presente messaggio non costituisce sollecitazione all’investimento.