Alla scoperta di Libra
Nei giorni scorsi Facebook ha presentato la sua nuova valuta digitale, Libra, un progetto del quale si parlava ormai da mesi e che coinvolge interlocutori del calibro di Mastercard, Visa, PayPal, Ebay e Vodafone in qualità di membri dell’associazione che gestirà la nuova moneta quando vedrà effettivamente la luce, indicativamente a metà del 2020.
Come funziona in sintesi Libra?
1.Libra potrà essere acquistata con la valuta nazionale dell’utente
2.La transazione verrà registrata sulla blockchain
3.La moneta digitale potrà essere utilizzata per acquisti o trasferimenti con successive registrazioni.
La valuta nazionale utilizzata per l’acquisto di Libra confluirà nelle riserve monetarie gestite dall’associazione attraverso vari depositi in diversi istituti bancari nel mondo.
Quali sono gli aspetti essenziali della nuova valuta?
-Una blockchain per la gestione e la registrazione delle transazioni
-Un insieme di monete mondiali a copertura delle transazioni per stabilizzarne il valore
-Un’associazione con sede in Svizzera che gestirà la governance della moneta digitale (di cui faranno parte, tra gli altri, i big menzionati sopra).
Chi saranno gli utilizzatori di Libra?
Libra si rivolge principalmente a coloro che non possono accedere ai servizi bancari (quasi due miliardi di adulti nel mondo) ma che dispongono di uno smartphone e di una connessione internet: in questo modo la valuta digitale si pone l’obiettivo di contribuire al miglioramento dello stile di vita di quelle fasce della popolazione mondiale che sono attualmente più svantaggiate.
Probabilmente invece Libra sarà meno attraente per chi può già contare su numerose alternative di servizi di pagamento e di intermediazione.
Come hanno accolto Libra le autorità monetarie?
Hanno iniziato subito a valutare molto attentamente la nuova proposta, nel tentativo di non farsi prendere in contropiede come talvolta è accaduto negli ultimi anni con le innovazioni in campo finanziario.
La struttura stessa di Libra pervade differenti ambiti normativi del campo finanziario (pagamenti, investimenti, forse anche attività bancaria) per cui potrebbe essere soggetta a numerosi vincoli.
Quali critiche sono state mosse a Libra?
Non è vista di buon occhio la scelta di destinare parte dei proventi ai membri fondatori dell’associazione, anche se dalle prime stime sarà necessaria una larga diffusione della nuova valuta per riuscire a generare profitti interessanti.
Quali saranno i futuri sviluppi?
I membri fondatori hanno detto che entro cinque anni vorrebbero far evolvere la gestione di Libra verso un modello di rete aperto, in cui chiunque possa costituire uno dei nodi della blockchain; una transizione che implica grandi sfide tecniche ed economiche per il sistema.
Riuscirà Libra a evolvere e ad arrivare a costituire un gigantesco sistema monetario e dei pagamenti formalmente agganciato alle valute nazionali ma che si pone, in realtà, come alternativo ad esse ed è di fatto gestito dagli stessi utenti?