Sui mercati finanziari questa estate il clima non è stato dei migliori, soprattutto se pensiamo a Italia e Paesi emergenti.
A causa di una crisi di credibilità che potrebbe essere arginata da una Legge di Bilancio ragionevole (e qui non ci resta che attendere), il nostro Paese in questo momento è un osservato speciale. Il risultato di questa perdita di fiducia si è tradotto in un aumento dello spread e in un calo della Borsa.
Per quanto riguarda i Paesi emergenti, Turchia, Brasile e Argentina stanno vivendo un forte deprezzamento delle loro valute, mentre in Venezuela l’inflazione è alle stelle (l’1.000.000% annuo secondo il FMI).
Nonostante ciò, complessivamente, il contesto economico globale rimane favorevole, con una crescita meno intensa ma stabile, e pressioni inflazioniste modeste. I mercati, quindi, possono offrire ancora ottime opportunità di investimento, e dalle fasi di ribasso delle borse può derivare più di una soddisfazione.
L’importante è rispettare alcune regole di base.
- E’ fondamentale porsi degli obiettivi a medio/lungo termine, senza lasciarsi spaventare dalle oscillazioni momentanee dei mercati.
- Si deve evitare di concentrarsi troppo sul market timing perché trovare il momento perfetto per acquistare o vendere strumenti finanziari è quasi impossibile. Le borse, su orizzonti temporali congrui, tendono storicamente a recuperare da eventuali scossoni o fasi di sofferenza.
Del resto le oscillazioni delle Borse sono “fisiologiche”, perché il mercato finanziario si comporta un po’ come il clima terrestre: si verificano temporali, tifoni e tempeste, ma poi torna il bel tempo. Sui mercati, infatti, periodicamente si manifestano brusche variazioni nei rendimenti, momenti di panico, ma poi le performance dei titoli tornano ad essere positive. Questa è la lezione della storia.
- Da sottolineare anche il fatto che, nei periodi di Borse in calo, acquistare titoli e/o fondi risulta più conveniente perché il loro costo diminuisce.
- E’ importante non mettere tutte le uova nello stesso paniere, ovvero diversificare. Se l’asset allocation è ben ragionata, per molti risparmiatori con esigenze relativamente standard (investire i risparmi nel medio-lungo termine, con un rischio moderato) può essere sufficiente anche un solo fondo comune flessibile o bilanciato che presenti costi commissionali accettabili.
Come ad esempio il nostro Pensaci Oggi: si tratta di un fondo flessibile che può investire in azioni, obbligazioni e liquidità senza vincoli, con l’obiettivo di generare una performance nel lungo termine, assumendo rischi moderati.
Ma non solo.
Pensaci Oggi dedica una quota rilevante del portafoglio a trend globali e mondiali, che sono meno esposti agli andamenti del mercato nazionale e che consentono di diversificare l’investimento sul piano valutario, oltre che su quello degli asset.
Tutti questi fattori hanno permesso a Pensaci Oggi, negli ultimi 12 mesi, di battere sistematicamente i peers, ossia i fondi con caratteristiche simili (abbiamo utilizzato come raffronto l’indice FIDMFLED Index, che raggruppa appunto tali prodotti). E di far registrare una performance positiva nonostante la turbolenza che ha caratterizzato i mercati in questo ultimo periodo.