177 minuti al giorno
Controlliamo il nostro smartphone in media 150 volte al giorno, per un totale di 177 minuti dedicati quotidianamente allo schermo del telefono: equivale a decine e decine di brevissime sessioni da 1 minuto e dieci secondi.
Sono numeri impressionanti, che arrivano da un recente studio condotto da Google negli Stati Uniti, in cui si rileva anche che l’87% dei cosiddetti Millennials tiene sempre lo smartphone al proprio fianco, giorno e notte, e che l’82% di chi possiede un “telefono intelligente” vi ricorre per un consiglio prima di fare un acquisto in un negozio. E solo nell’ultimo anno, i siti web statunitensi hanno registrato un aumento del 20% degli accessi da mobile.
Questi pochi dati ci dicono molto su come stanno cambiando le modalità di interazione dei consumatori con beni e servizi di ogni tipo. Per le aziende, la “partita” si gioca nell’abilità di cogliere e anticipare i numerosissimi “micromomenti” dedicati alla ricerca di informazioni, per essere in grado di fornire risposte utili e in tempi rapidi.
#Fintech
Questa rivoluzione è in atto anche nel mondo della finanza, dove assume il nome di FinTech, e sta cambiando profondamente le regole del gioco in modo sempre più pervasivo. Una recente indagine di IBM Italia e Talent Garden ha tracciato le tendenze italiane in tema di tecnologia e digital transformation esaminando un milione di tweet, scambiati da oltre 265mila utenti unici: ne sono emersi centinaia di hashtag sul tema della tecnologia applicata al mondo del risparmio, tra cui #startup, #fintech, #IoT, #ecommerce, #bigdata, #bitcoin, #cybersecurity, #crowdfunding, #blockchain, #robot, #sharingeconomy e #opendata.
“L’analisi 2016 conferma la rilevanza del tema FinTech, neologismo ormai noto a tutti che indica la fusione di finanza e tecnologia, e quindi l’importanza delle startup tecnologiche che stanno rivoluzionando uno dei settori più tradizionali del mondo”, commenta Davide Dattoli, CEO e Founder di Talent Garden. E il 2017 promette di essere un altro anno ricco per il settore: il FinTech Report di Pwc stima investimenti dedicati per oltre 150 miliardi di dollari a livello globale.
Finanza più democratica grazie al web
E gli effetti dell’ondata Fintech iniziano a farsi sentire: la tecnologia ha consentito un repentino abbassamento delle barriere d’accesso a prodotti e servizi finanziari che un tempo erano appannaggio esclusivo di clientela oltre una certa soglia di reddito. L’opera di democratizzazione portata avanti dal web è arrivata dunque anche al mondo del risparmio – basti pensare alle banche online, che oggi consentono l’apertura di un conto corrente con costi praticamente pari a zero.
C’è da dire però che la tecnologia da sola non basta: a maggior ragione nel campo del FinTech, che ha reso la finanza a portata di click, è fondamentale un miglioramento del livello medio di educazione finanziaria – e anche tecnologica – degli utenti. Altrimenti si rischia non solo di non cogliere appieno i vantaggi dei servizi oggi disponibili, ma anche di commettere errori che potrebbero costare cari.
Oltre ad essere uno strumento utile ed economico per accedere ai servizi finanziari infine, la tecnologia per il mondo del risparmio è anche una buona opportunità di investimento – si inserisce tra quei grandi cambiamenti epocali definiti “megatrend” (ne abbiamo parlato in modo più approfondito qui).
Il fondo Pensaci Oggi lanciato da Zenit cavalca entrambe le tendenze: è sottoscrivibile completamente online, sfruttando la tecnologia per abbattere i costi, e investe parte dei suoi asset nell’innovazione tecnologica.