In settimana mercati europei positivi, ma USA ed emergenti ancora in rosso, mentre il dollaro mette a segno un nuovo rialzo contro l’euro rompendo il livello di cambio di 1.05.
I segnali di inflazione e le contromosse delle banche centrali continuano a tenere banco sui mercati: negli Stati Uniti il livello dei prezzi al consumo in aprile è salito meno che in marzo ma più delle attese degli analisti, contribuendo a rafforzare l’ipotesi che la Federal Reserve procederà con nuovi rialzi dei tassi di mezzo punto percentuale nelle riunioni di politica monetaria di giugno e di luglio, prima della pausa estiva.
In Germania inflazione più stabile ma comunque elevata, mentre il sondaggio ZEW sullo stato dell’economia vede un miglioramento in maggio, anche se il punteggio rimane negativo e segnala quindi una prevalenza delle opinioni di ribasso.
Sotto il profilo geopolitico, pochi sviluppi nella vicenda della guerra in Ucraina, mentre Svezia e Finlandia si dichiarano pronte a chiedere di aderire alla NATO, anche se la Turchia al momento intende opporsi alla richiesta e naturalmente la Russia minaccia contromisure.
Nella settimana entrante, i ministri degli esteri dei paesi NATO si riuniranno a Berlino: oltre agli sviluppi della guerra in Ucraina, sarà un primo banco di discussione per la possibile adesione di Svezia e Finlandia all’Alleanza Atlantica.
Per quanto riguarda la comunicazione degli utili trimestrali, previsti in settimana i risultati di Saudi Aramco, che nei giorni scorsi ha superato Apple come azienda con la maggiore capitalizzazione di mercato al mondo, di Target e di Walmart, oltre ai dati di Assicurazioni Generali, Richemont, Tencent, Vodafone e Xiaomi.
Infine, sul piano macroeconomico, nuovi numeri sui prezzi al consumo, questa volta dall’Italia, e inoltre vendite al dettaglio e produzione industriale di Cina e Stati Uniti, e ancora variazione del PIL nella zona euro.