Si prospetta un autunno molto caldo per i Pir, i Piani individuali di risparmio esentasse introdotti il primo gennaio scorso dalla legge di bilancio 2017. In totale in questi otto mesi i fondi comuni riservati ai Pir lanciati finora sul mercato (una cinquantina, ma considerando che ogni comparto può avere più classi a seconda dalla politica di distribuzione dei proventi o del profilo di commissioni, in totale sono oltre 80) hanno superato i 5 miliardi euro di raccolta netta. La metà della stima dei 10 miliardi previsti dal Governo italiano per il 2017, un dato, peraltro, rivisto al rialzo perché inizialmente le prime proiezioni indicavano una raccolta di 1,8 miliardi.
Dopo una partenza in sordina in attesa di alcuni chiarimenti normativi, mano mano il quadro regolamentare è diventato più chiaro tra marzo e inizio agosto oltre 30 sgr italiane e estere hanno avviato fondi comuni destinati ai Pir, a cui si sono aggiunte alcune gestioni patrimoniali, polizze vita ed Etf. […]
Il target dei Pir sono le azioni e le obbligazioni delle pmi italiane, che sono l’ossatura dell’economia tricolore. Il problema è che i titoli quotati di pmi sono ancora pochi per poter accogliere le risorse finanziarie in arrivo dai Pir. Con il rischio, come sta avvenendo, di gonfiare le quotazioni. C’è anche da dire che i fondi Pir nati finora investono non soltanto nelle piccole e medie capitalizzazioni, in linea con lo spirito della normativa, ma in alcuni casi detengono titoli di blue chip.
È quanto emerge dall’analisi condotta sui portafogli per capire quali azioni hanno scelto i gestori di Pir in questi primi mesi di attività.
[…] Ma le difficoltà per i money manager di trovare azioni di pmi non inflazionate pian piano si stanno alleggerendo perché si è innescato un circolo virtuoso di nuove quotazioni che fa ben sperare. Tanto che il 2017 potrebbe rivelarsi un anno record per le ipo di Piazza Affari. A riprova c’è il fatto che nei primi mesi di quest’anno ci sono state diverse quotazioni soprattutto sull’Aim, il vero mercato di Borsa Italiana dedicato alle pmi. Le matricole del 2017 sono state 26, di cui 16 sull’Aim. Un numero destinato ad aumentare perché in autunno si attendono diverse società, sia nel listino principale, sia sull’Aim. Tanto che di recente l’ad di Borsa Italiana, Raffaele Jerusalmi, ha affermato che il 2017 potrebbe essere uno dei tre anni top nella storia di Piazza Affari quanto a ipo.
«Negli ultimi mesi abbiamo avuto una brusca accelerazione di quotazioni, credo che la tendenza continuerà e così anche l’Italia potrà ridurre il ritardo clamoroso nel numero di quotate, rispetto agli altri mercati esteri», conferma Marco Rosati, AD di Zenit. Che a inizio anno è stata tra le prime SGR a debuttare nei Pir con due fondi partiti a febbraio: Zenit Pianeta Italia che ha oggi un patrimonio di 28 milioni e Zenit Obbligazionario con 81 milioni. Si aggiungono poi 47 milioni del comparto lussemburghese Stock Picking. Tra le pmi in portafoglio di Zenit Pianeta Italia, le maggiori posizioni in questo momento sono Beni Stabili, Cementir, Cover, Erg, Iren, Ivs, Leone Film, Openjobmetis, Ovs, Sias, Technogym e Tip. «In questi titoli abbiamo pesi compresi tra l’1,2 e il 2,4% del fondo», segnala Rosati. […]