Le turbolenze che arrivano dalla Cina e la difficoltà di comprendere la direzione del cambio euro-dollaro stanno spingendo un numero crescente di investitori a riconsiderare le piazze europee, che si trovano a fare i conti con un quadro economico non esaltante ma tendenzialmente più stabile di altre aree.
Stefano Fabiani, Responsabile Gestioni Patrimoni di Zenit SGR commenta così:
«Gli ultimi dati rilasciati dall’Istat hanno mostrato per l’Italia una crescita del Pil aprile-giugno nell’ordine dello 0,2% rispetto al trimestre precedente e dello 0,5% rispetto allo stesso periodo del 2014. I settori che dovrebbero guadagnare di più da un rafforzamento del trend di recupero della domanda interna sono il retail, che ha un beneficio immediato dalla maggior capacità di spesa delle famiglie e dai maggiori consumi, il bancario, che dovrebbe veder diminuire le sofferenze e riprendere gli impieghi, ma anche le municipalizzate e gradualmente il real estate, che dovrebbero avere benefici indiretti dal graduale miglioramento del contesto.Importante è puntare su una componente absolute return e di prodotti flessibili, per fornire un ritorno de-correlato dal resto del portafoglio vista la situazione di tassi estremamente bassi.»
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