Non tutti i Pir sono uguali. A parità di rischio, le performance possono variare sensibilmente da prodotto a prodotto.
È tempo dei primi bilanci per i Piani individuali di risparmio (Pir). I nuovi prodotti, fortemente voluti da Assogestioni, che consentono agli investitori di ottenere un reale beneficio fiscale: la completa esenzione degli eventual gain. A patto che la posizione venga conservata almeno per 5 anni. I Pir sono stati introdotti con l’ultima Legge di Bilancio e da allora le SGR (e non solo, anche assicurazioni e banche stanno creando strumenti ad hoc) si stanno rincorrendo con il lancio di strumenti Pir compliant per accaparrarsi l’ondata di capitali che sta confluendo verso questi nuovi cassetti fiscali. Tra fondi quotali e non, da inizio anno sono stati lanciati più di 50 prodotti. Ma non tutti sono uguali. Almeno guardando le performance.
I prodotti confrontabili su un orizzonte temporale accettabile, 3 mesi, sono ancora pochi. A fine giugno erano otto in tutto […] tra cui Zenit Pianeta Italia.
[…] Stando ai dati scaricati dal sito Morningstar, il migliore a 3 mesi è il fondo di Zenit, con una performance del 7,7%.
Il fondo Zenit Pianeta Italia Pir ha un livello d i rischio molto alto, pari a 6 su una scala che va da 1 a 7 (KIID ), e attualmente è investito per il 78% in società a piccola e media capitalizzazione. Il p/e medio del portafoglio è di 14,95x, mentre i settori più pesati sono beni di consumo ciclici, finanza e beni industriali.[…]
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