Questa l’opinione di Francesca Cerminara, Responsabile Bond e Valute di Zenit SGR, espressa nel corso della tavola rotonda organizzata da Funds People Italia.
[…] Se “confrontiamo i numeri e le dimensioni raggiunte dal mondo europeo più simile al mondo PIR, le opportunità di espansione per il mercato italiano potrebbero essere enormi. Solo in termini di capitalizzazione, la borsa francese pesa circa il 65% del GDP con più di 800 aziende quotate, mentre il mercato principale italiano raggiunge solo il 30% con circa 340 imprese. I PEA in Francia, nati nel 1992, sono arrivati a gestire 120 miliardi, i PIR hanno solo un anno di vita e hanno portato ad una raccolta di 11 miliardi, numeri che potrebbero salire rapidamente se pensiamo che gli italiani vantano il maggior tasso di risparmio a livello europeo, e che nel 2017, su circa 800.000 persone, 500.000 non avevano mai sottoscritto fondi comuni. Se il trend continuasse le risorse finanziarie a disposizione dell’economia reale sarebbero significative e questo farebbe bene all’Italia”. […]
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