Dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto attuativo che ha dato il via libera ai nuovi Piani Individuali di Risparmio, Milano Finanza ha chiesto a Marco Rosati, AD di Zenit SGR, tra le prime società ad aver lanciato i PIR a febbraio 2017, di commentare le nuove disposizioni di legge.
Secondo Rosati, «dopo la pubblicazione del DM 30/4/19 “Disciplina attuativa dei piani di risparmio a lungo termine”, possiamo veramente affermare “beati i primi”. Chi ha avuto la lungimiranza di costituirsi il proprio PIR entro il 2018 potrà continuare ad alimentarlo con versamenti successivi fino alla soglia di 150.000 euro, beneficiando dei vantaggi fiscali e fruendo delle regole precedenti sulla composizione degli investimenti. Si tratta di oltre 1,4 milioni di risparmiatori per oltre 15 miliardi di euro».
Quindi chi ha già il proprio PIR, se lo tenga ben stretto!
Per l’industria del risparmio gestito, infatti, non sarà semplice rispettare i limiti di investimento previsti dalla nuova normativa perché, continua Rosati, «attualmente non vi sono aziende con i requisiti richiesti sulle quali investire».
Fortunatamente però «il flusso di sottoscrizioni successive da parte degli investitori sui Piani in essere sta continuando ed è probabile che gli attuali 15 miliardi circa possano quantomeno raddoppiare nei prossimi tre anni» conclude Rosati.